Luca Parisoli, Unità numeriche e unità meno-che-numeriche nella strategia realista: Giovanni Duns Scoto e Pietro Tommaso

Nella discussione intorno al problema degli universali, la strategia realista può essere difesa ricorrendo ad una nozione particolare, quella di unità meno-che numerica. Dato che la strategia realista, a partire da Platone stesso, si scontra con il problema di definire il rapporto tra l’unità dell’oggetto universale con l’unità dell’oggetto individuale, distinguere almeno due ordini di unità è un modo di difendere un realismo platonizzante a preferenza di un realismo essenzialista. Evocando Giovanni Duns Scoto ed un suo seguace, Pietro Tommaso, si propone di considerare come questa strategia piuttosto che evitare la contraddizione in un quadro di logica classica lo riqualifica in un quadro di logica paraconsistente, in cui le due leggi di Leibniz non sono più a validità universale.

Parole chiave: Giovanni Duns Scoto, Pietro Tommaso, realismo degli universali, Leggi di Leibniz, principio di contraddizione, unità numeriche e meno-che-numeriche.

Luca Parisoli insegna Storia della Filosofia Medievale all’Università della Calabria, dove rappresenta, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, l’Officina di Studi Medievali. Il suo campo di ricerca è il pensiero normativo - tra etica, diritto, politica, economia - della scuola francescana medievale, e la razionalità che ne emerge - tra ontologia e metafisica - a partire dalla strategia speculativa anselmiana: un suo libro riguarda l’opzione di logica non-classica in Scoto, La contraddizione vera, Istituto Storico dei Cappuccini, Roma 2005; sono poi usciti il volume La Summa fratris Alexandri e la nascita della filosofia politica francescana, OSM, Palermo 2008; il volume collettivo da lui curato Pauvreté et capitalisme. Comment les pauvres franciscains ont justifié le capitalisme et le capitalisme a préféré la Modernité, OSM, Palermo 2008; e la recente curatela Il soggetto e la sua identità. Mente e norma, Medioevo e Modernità, OSM, Palermo 2010.

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