Alessandro Perricone, I documenti notarili monrealesi del Tabulario di S. Maria Nuova

 

Il presente articolo nasce dallo studio diplomatistico delle 43 pergamene notarili, fra instrumenta e transunti, prodotte a Monreale e facenti parte del Tabulario di S. Maria Nuova, oggi conservato presso la Biblioteca centrale della Regione siciliana. L’analisi di tali materiali ha permesso di constatare come l’etichetta di “documenti privati notarili” con cui di norma sono definiti gli instrumenta, se da una parte è utile per distinguerli immediatamente dai documenti pubblici, per altri versi fa correre il rischio di non cogliere le peculiarità di tutti quegli esemplari che, seppur accomunati dalla redazione per mano di un pubblico notaio, rivelano in realtà, se si sposta l’attenzione dallo scrittore al contenuto, una notevole varietà nel formulario e, talvolta, anche nell’aspetto esteriore. Attraverso lo studio delle pergamene ci si è resi in particolare conto di come, ad uno sguardo più approfondito, le presunte “eccezionalità” documentarie di natura intrinseca ed estrinseca, ancorché ricorrere in maniera del tutto imprevedibile e sporadica, si presentano secondo una casistica ben precisa e non casuale. In base ai dati raccolti è stato possibile operare una classificazione più precisa degli instrumenta, per cui se alcuni sono stati collocati nella categoria “tradizionale” dei “documenti privati”, per altri è sembrato più appropriato ricorrere alla definizione di “documenti semipubblici”, coniata dagli studiosi per identificare quei documenti, per così dire, a metà strada fra quelli privati e quelli pubblici.

 

Parole chiave: Tabulario, Santa Maria Nuova, Monreale, Sicilia, notai, instrumenta, diplomatica, documenti.

 

Alessandro Perricone, nato a Palermo nel 1985, nel 2007 si è laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Palermo e, nel 2009, ha conseguito la laurea specialistica in “Filologia moderna” presso la medesima Università. In entrambi i casi ha discusso una tesi in Diplomatica (relatore prof. Diego Ciccarelli).

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