Igor Gelarda,
Palermo paleocristiana. Fonti documentarie e testimonianze archeologiche

 

Le testimonianze documentarie e archeologiche del paleocristianesimo palermitano, esigue e molto frammentarie, suggeriscono agli storici che la nuova religione si affermò in città lentamente e solo a partire dal IV secolo, probabilmente frenata, e comunque non incoraggiata, da un’aristocrazia locale prevalentemente pagana.

Nell’articolo, attraverso un’attenta analisi di tutte le fonti documentarie, archeologiche ed agiografiche a nostra disposizione relative alle comunità paleocristiane di Palermo, viene delineato un quadro, pur dai contorni tutt’altro che nitidi, dei primi quattro secoli del cristianesimo cittadino.

Sono state prese in considerazione in modo critico, e con relativo commento, tutte le fonti documentarie antiche che parlano della comunità cristiana di Palermo nella sua totalità, o di qualche suo singolo rappresentante. In ambito archeologico si è fatto un excursus sia sui siti paleocristiani ancora esistenti e tuttora individuabili, sia su quelli noti solo attraverso attestazioni documentarie, non dimenticando di trattare anche lo scarno materiale epigrafico in nostro possesso. In ambito agiografico, infine, avvalendosi anche dei più recenti contributi prodotti in tale delicato campo, sono stati presi in esame con un accurato vaglio critico le vite di quei santi che hanno in qualche modo legato le loro vicende umane alla città di Palermo.

Infine con la lettura, nella parte conclusiva del lavoro, del ricco epistolario di Gregorio Magno viene offerta la possibilità di avere un’idea più precisa dell’organizzazione della comunità cristiana cittadina a cavallo tra VI e VII secolo, osservando anche i non pochi fattori di contrasto, quasi mai dottrinario quanto piuttosto organizzativo e gestionale, tra il Pontefice ed il clero palermitano.

 

Parole chiave: paleocristianesimo, comunità, Palermo, fonti, archeologia, agiografia.

 

Igor Gelarda (Palermo 1974), si è laureato nel 2006. Dipendente del Ministero dell’Interno, attualmente è Dottorando di Ricerca in “Storia della Sicilia Antica” con una tesi dal titolo I Vandali e la Sicilia (tutor Rosalia Marino).
Tra le sue pubblicazioni: Ho incontrato l’Amore a piazza Magione - storia di dieci ospiti del convento delle Missionarie della Carità a Palermo (2004); Palermo aperta a tutti: dalla Kalsa alla Vucciria - quattro itinerari nel centro storico (2005); curatore principale degli Atti del Convegno: Arte senza barriere. Le città invisibili. Arte e disabilità edito dalla Provincia di Palermo (2007); autore, con Claudia Bardi, di una guida al turismo accessibile: Palermo passeggiata. Cinque itinerari senza barriere nel centro storico della città, Plaza Fondazione Editore (2007); curatore principale del catalogo in braille della mostra Tracce d’Oriente. La tradizione liturgica Greco-Albanese e quella latina in Sicilia, Plaza Fondazione Editore (2007); autore dell’articolo Tracce d’Oriente una mostra aperta a tutti all’interno del catalogo Tracce d’Oriente. La tradizione liturgica Greco-Albanese e quella latina in Sicilia - curato da Maria Concetta Di Natale, Plaza Fondazione Editore (2007); autore dell’articolo Sogni e Martirio nell’Africa Tardoantica (in corso di stampa su «Hormos­»).

});})(jQuery);