Daniela Patti, Tipologie funerarie tardo antiche nell’area nord del territorio ennese: gli esempi di Nicosia e Sperlinga

 

L’ampio territorio compreso attualmente entro in confini dei comuni di Nicosia e Sperlinga, nell’area nord dell’ennese, presenta un notevole potenziale archeologico legato soprattutto all’imponente scenario dell’habitat rupestre, dove la morfologia dei luoghi e la disponibilità d’acqua hanno certamente favorito lo stanziamento di comunità durante un lungo arco temporale. Le numerose ricognizioni condotte sul territorio hanno permesso di mettere in luce nuovi elementi che hanno consentito la redazione di una carta archeologica, seppure preliminare, dei siti che presentano testimonianze, in alcuni casi senza soluzione di continuità, dalla Tarda Antichità sino al Medioevo. Emerge un sistema insediativo diffuso, costituito da strutture ipogeiche con destinazioni e soluzioni tipologiche differenziate, (necropoli, oratori, unità abitative, unità produttive) ma sempre caratterizzate da una stretta connessione tra esigenze funzionali e risorse ambientali .In particolare per la Tarda Antichità il tessuto connettivo dell’insediamento è ricostruibile dalla diffusione delle tombe ad arcosolio. In assenza di fonti storico –documentarie relative alla organizzazione insediativa ed alla diffusione del primo cristianesimo in quest’area e di dati di scavo, il confronto con strutture simili e le datazioni relative che ci sono note in altri contesti culturali del Mediterraneo, possono aiutarci a definire tipologia e cronologia di alcune strutture rupestri individuate che ripropongono le caratteristiche funerarie note dei cimiteri ipogei e sub divo, sia di ambito urbano che rurale.

Parole chiave: Cristianesimo, habitat rupestre, Tarda Antichità, tipologie funerarie, viabilità, toponomastica.

Daniela Patti (Catania 1973) si è laureata in Lettere classiche ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca discutendo una tesi sulle Dinamiche insediative nel territorio ennese in età tardo antica e altomedievale presso l’Università degli Studi di Catania. E’ Ricercatore di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università Kore di Enna. Ha condotto diverse ricerche, soprattutto nell’area centro-nord della provincia di Enna, privilegiando le problematiche relative alla storia degli insediamenti tardoantichi e medievali. Ha partecipato a diversi convegni e campagne di scavo, anche in missioni estere, occupandosi in particolare degli aspetti della gestione dell’Informatica applicata all’archeologia. Dal 2006 fa parte della Equipe di ricerca dell’Università La Sapienza di Roma (direzione scientifica del prof. P. Pensabene) che lavora sulla villa del Casale di Piazza Armerina, e, sempre sotto la direzione scientifica del prof. P. Pensabene si occupa dello studio di alcune classi ceramiche provenienti dall’insediamento medievale. È autrice di diversi volumi monografici sulle dinamiche insediative del territorio ennese dal tardoantico fino ad oggi.

 

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