Ezio Albrile, Gnostici a Montiglio. Il ricordo dell’antico in una Pieve altomedievale

 

I modi e le forme entro cui si è configurata l’iconografia cristiana sono stati molteplici e complessi. Partendo da un esempio concreto, l’antica Pieve romanica di Montiglio, cittadina del Piemonte un tempo snodo strategico nella guerra tra il marchesato del Monferrato e la città di Asti (1191-1206), l’articolo vuole documentare questa metamorfosi culturale. La chiesa di Montiglio, dedicata a San Lorenzo, raccoglie infatti nel suo interno alcuni elementi figurativi salienti, tali da renderla un soggetto architettonico di notevole interesse nella ricerca iconologica. Un insieme di figurazioni fantastiche che legano l’arte romanica alla memoria della tarda antichità. Di esse ne vengono prese in considerazione tre. La Sirena bifida o Donna-Pesce, di cui è data una nuova interpretazione a partire da fonti gnostiche. La Marticora o Manticora, le cui origini figurative e linguistiche sono rintracciate a partire dall’Iran achemenide. E l’Ouroboros, il Drago-Serpente avvolto su se stesso, eternato nell’atto di inghiottire e divorare la propria coda. Chiude il saggio un breve excursus su un noto animale simbolico dell’immaginario medievale, l’Unicorno; la cui figurazione non è però presente nella chiesa di Montiglio.

Parole chiave: Arte romanica, gnosticismo, animali simbolici, zoroastrismo, alchimia.

Ezio Albrile (Torino 1962) da anni si occupa delle interazioni fra mondo iranico e le forme di religiosità dualistica tipiche dell’ellenismo e della tarda antichità (ermetismo, gnosticismo, manicheismo, etc.). È docente di Storia religiosa dell’Iran e dell’Asia centrale presso il CESMEO di Torino. Si occupa anche di divulgazione culturale sulle stesse tematiche

 

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