Armando Bisanti, La fuga in Egitto, la distruzione degli idoli, la conversione di Afrodisio (Rosvita, Maria 692-862)

In questo lavoro viene presentata una breve analisi dei vv. 692-862 di Maria, il primo dei poemetti agiografici di Rosvita di Gandersheim, contenente la narrazione degli episodi relativi alla fuga in Egitto della Sacra Famiglia, alla distruzione degli idoli pagani all’arrivo di Maria, Giuseppe e Gesù nel tempio della città egiziana di Sotine, e alla repentina conversione di Afrodisio, governatore della stessa città. Il poemetto è ispirato al Vangelo dello Pseudo-Matteo, che Rosvita segue con notevole fedeltà, operando, in fondo, una vera e propria “versificazione” del modello. Nella seconda parte del testo vengono fornite alcune considerazioni sul tema della “conversione” nell’opera di Rosvita e su alcuni motivi agiografici rilevabili all’interno del poemetto analizzato.

Parole chiave: Rosvita di Gandersheim, Vangeli apocrifi, motivi agiografici.

Armando Bisanti (Palermo 1957) è ricercatore confermato di Letteratura Latina Medievale e Umanistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo. I suoi interessi prevalenti vertono sulla favolistica mediolatina, sul teatro medievale e umanistico, sulla poesia mediolatina, sulla novellistica e la facezia quattrocentesca. Nel corso di quasi un trentennio di studi ha pubblicato alcuni libri, sull’Alda di Guglielmo di Blois (Palermo 1990), sul Novus Avianus Astensis (Genova 1994), su Francescanesimo e cultura in Sicilia nel Quattrocento (Palermo 2000), su Rosvita di Gandersheim (Spoleto 2005), sull’Interpretatio nominis nelle “commedie elegiache” latine del XII e XIII secolo (Spoleto 2009), sull’epica latina altomedievale e il Waltharius (Palermo 2010), sulla fortuna delle favole di Aviano nel Medioevo latino (Firenze 2010), sulle Facezie di Poggio Bracciolini (Cosenza 2011), sulla poesia d’amore mediolatina (Spoleto, 2011), sulla poesia d’amore nei Carmina Burana (Napoli 2011). Su riviste specializzate, ha pubblicato innumerevoli articoli sulla letteratura, in latino (ma anche in volgare), dall’età tardoantica al Rinascimento. Fra i soci fondatori dell’Officina di Studi Medievali di Palermo (del cui Ufficio di Presidenza fa parte dal 1999), è direttore di «Schede Medievali» e della rivista elettronica «Mediaeval Sophia». È inoltre socio della SISMEL di Firenze, collaboratore del bollettino bibliografico Medioevo Latino, lector del repertorio bibliografico Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (C.A.L.M.A.), direttore della collana «La ferza e il paleo» (pubblicata a Palermo dall’Istituto Poligrafico Europeo) e fa parte del comitato di redazione delle riviste «Pan» e «Interpres».

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