Vittorio Chietti, Dissentire dall’“auctoritas”: Scoto Eriugena contro Agostino sulla questione della resurrezione nel quinto libro del «Periphyseon»

 

Giovanni Scoto Eriugena contrasta Agostino su una questione delicata, quella relativa al dogma della resurrezione della carne. Eriugena, infatti, rifiuta la concezione, sostenuta dal Padre di Tagaste, secondo la quale il corpo dell’uomo risorgerà alla fine dei tempi conservando le sue connotazioni fisiche ed individuali. In particolare, Eriugena ritiene che la resurrezione dell’uomo sarà asessuata e, a sostegno di tale teoria, egli interpreta l’episodio della resurrezione di Gesù Cristo alla luce del pensiero mistico di Massimo il Confessore e di altri autorevoli esponenti del pensiero patristico di lingua greca, affermando che il Figlio di Dio risorse con un corpo perfettamente spiritualizzato e asessuato. Tuttavia, il mistico e filosofo irlandese non manca di compiere un estremo tentativo di far conciliare, non senza forzature e interpolazioni, il pensiero di Agostino con quello condiviso dalle sue amate auctoritates di lingua greca. autorità

Parole chiave: Giovanni Scoto Eriugena, Agostino, esegesi biblica, resurrezione della carne, angeli.

 

Vittorio Chietti (Napoli 1981), ha conseguito la laurea in Lettere Classiche nel 2005 presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi su Alcune omelie martirologiche di Giovanni Crisostomo. Presso la medesima Università, nel 2010, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca con una dissertazione in Letteratura Latina Medievale dal titolo Il quinto libro del «Periphyseon» di Giovanni Scoto Eriugena. La sua attività di ricerca predilige le tematiche mistiche e teologiche, con particolare riferimento al periodo tardo antico e alto-medievale. Attualmente sta lavorando alla traduzione e allo studio delle Expositiones in ierarchiam coelestem dell’Eriugena.

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