Simmaco Percario, Il fantomatico tempio di Trittolemo

 

Nel XIV capitolo dell’Attica, Pausania si sofferma, tra l’altro, a descrivere l’area dell’Eleusinion nell’Agorà di Atene. Nel tradurre questo luogo, J. G. Frazer (Pausanias’s Description of Greece, New York 1898, vol. I) incorse in un banale errore d’interpretazione che ha condizionato il lavoro dei successivi interpreti della Periegesi e, di conseguenza, anche le ricerche degli archeologi. Nell’area del santuario dell’Eleusinion in città, il Periegeta ha indicato la presenza di un unico tempio, quello dedicato a Demetra e Kore, in cui si trovava una statua di Trittolemo. Il tempio di Trittolemo, sorto accanto al primo nella versione di Frazer, ha indotto gli archeologi a fornire una lettura giocoforza inesatta dell’area in questione. Oltre a ripristinare l’esatta interpretazione delle parole di Pausania, l’articolo vorrebbe invitare gli archeologi a una rilettura dei resti e dei reperti rinvenuti nell'area attraverso gli anni alla luce di essa.

 

Parole chiave: Pausania, J. G. Frazer, traduzione, Agorà di Atene, Eleusinion in città, tempio di Demetra e Kore, relazione tra filologia e archeologia.

 

 

Simmaco Percario (Pieve Santo Stefano, AR, 1965), ha pubblicato un libro di versi, Le acque della fertilità (1982) con una presentazione di Carlo Bo. Ha collaborato con varie riviste fiorentine, presentando testi poetici, articoli e traduzioni (Catullo e Radiguet). Un suo studio, Indagini sul Tondo Doni di Michelangiolo, è apparso su «Critica d’Arte» n. 20, dicembre 2003.


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