REDAZIONALE
13 (GENNAIO-GIUGNO 2013)

 

 

Gentili Lettori,

anche questo numero contiene una cospicua serie di contributi.

Nella prima parte della sezione Studia pubblichiamo nove saggi che riguardano temi relativi al mondo tardoantico e medievale, affrontati, com’è nostra tradizione, sempre in modo pluridisciplinare ed interdisciplinare. Si spazia dal mondo ebraico (con il saggio di Rosa Laura Guzzetta, L’etica: cuore dell’identità e della filosofia ebraica) a quello monastico latino (Fabio Cusimano, Le radici del monachesimo di tradizione latina occidentale: il caso di Benedetto di Aniane e del Codex Regularum; Antonio Mursia, Considerazioni sull’istituzione e sulle funzioni dei monasteri benedettini del versante meridionale dell’Etna) passando, con l’intervento di Armando Bisanti, per la figura del monaco Zosima (IV-V secolo) nella leggenda di Maria Egiziaca, che ha goduto di grande successo nella tradizione agiografica orientale e occidentale dal VI-VII sec. fino al pieno e tardo Medioevo (La figura di Zosima, padre “autorevole”, nella leggenda di Maria Egiziaca), per raggiungere le sponde del mondo ermetico, gnostico e alchemico, (Ezio Albrile, Un cosmo instabile. Gnosticismo, ermetismo e alchimia nella chiesa di San Giorgio a Valperga Canavese). Ospitiamo poi due interventi sulla presenza di Raimondo Lullo al Concilio di Vienne, impegnato sul doppio fronte della lotta contro gli infedeli e contro gli averroisti: Coralba Colomba, Ramon Lull at the Council of Vienne (1311-1312): the Last Anti-Averroistic Fight for the Demonstrability of the Faith e Carla Compagno, Missionary Intent in Ramon Llull’s Proposals at the Council of Vienne. Chiudono la sezione il saggio in inglese di Giuseppe Muscolino, che riflette sugli influssi orientali presenti nel testo di Porfirio Filosofia rivelata dagli oracoli (The Eastern Contaminations on the Porphyrian Thought in the Philosophy from Oracles: Magic, Demonology, Theurgy) e quello di Mirko Vagnoni sul presunto carattere divino e messianico di Federico II di Svevia (Divus Fridericus? Alcune annotazioni sul carattere divino e messianico di Federico II di Svevia).

Dal 6 all’8 luglio del 2011 si è tenuto a Palermo, all’interno della VI edizione di Sole Luna Festival, il convegno internazionale, realizzato in collaborazione con l’Officina di Studi Medievali e la Fondazione Roma Mediterraneo, dal titolo Un ponte tra le religioni: fede e libertà nell’Ebraismo, nel Cristianesimo e nell’Islam. Il convegno ha affrontato il tema di grande attualità del dialogo interculturale e della diversità quale fonte di reciproco arricchimento. Pubblichiamo qui alcune delle relazioni presentate in quella occasione, interessanti non solo per il loro spessore scientifico ma anche perché si muovono nell’ambito di un Leitmotiv comune: coniugare assieme, nella diversità delle espressioni e delle culture, fede religiosa e libertà personale. Si tratta degli interventi di Marlène Albert-Llorca, Les évocations de l’Islam dans les fêtes espagnoles de «Moros y Cristianos», entre intolérance et incompréhension; David Brown, Interfaith Dialogue through Architecture; Rosanna Gambino, Libertà di Dio e libertà dell’uomo nel Cristianesimo orientale; Mons. Domenico Mogavero, Liberi di credere. Credere per essere liberi; Luciana Pepi, Fede e libertà nella tradizione ebraica; Paolo Trianni, L’identità religiosa: tra paradosso, dialogo ed esclusività; Ida Zilio-Grandi, Fede e libertà nel Corano.

Nella sezione Postilla ospitiamo gli interventi di Alessandro Musco, Alessandra Mangano, Aldo Sparti, Giorgia Casesi che illustrano l’Archivio Storico Documentale dell’Officina di Studi Medievali ed il fondo “Francesco Giunta”, presentato al pubblico il 21 dicembre del 2012. L’Archivio, oltre ad accogliere tutta la documentazione raccolta ed archiviata in trent’anni di attività dell’Officina, conserva anche, per donazione degli eredi, l’archivio personale e la biblioteca (oltre 4000 volumi) del compianto Francesco Giunta, per decenni prestigioso docente di Storia Medievale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo e componente del Comitato Scientifico/Advisory Board dell’Officina sin dal 1980.

Alla Postilla sull’Archivio storico Documentale dell’Officina si aggiunge una nota di Daniela Patti sulla facies rupestre nella Sicilia centrale: aspetti metodologici e prospettive di ricerca, elemento distintivo del paesaggio mediterraneo e fenomeno di lunga durata che ha attraversato differenti civiltà. Seguono, come di consueto, notizie e cronache su iniziative editoriali e convegni di interesse storico-artistico e culturale.

Infine, da segnalare che nella parte iniziale della sezione Lecturae pubblichiamo alcune schede di presentazione di collane editoriali italiane e straniere di particolare prestigio. Molte delle schede e recensioni sono inoltre redatte da giovani allievi del Master Universitario in materia di biblioteche ed archivi di cui l’Officina è sede formativa e partner d’intesa con l’Università di Palermo, coordinato da Alessandro Musco. Uno dei momenti formativi proposto agli allievi, durante il corso, è dedicato proprio alla stesura di recensioni, schede e letture di saggi e studi, come avviene in questo fascicolo della rivista. Per questi motivi alcuni volumi esaminati non rientrano negli usuali limiti cronologici della rivista; si tratta, comunque, di saggi di particolare interesse e pervenuti alla redazione, da parte di autori e/o case editrici, proprio allo scopo di farne momento formativo.

La redazione

 

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In memoriam

 

Giuseppe Basile (Castelvetrano, 1942- Roma 2013)

Con la prematura morte di Giuseppe Basile, la comunità scientifica internazionale perde uno dei più profondi conoscitori del patrimonio artistico italiano medievale e moderno. Negli anni Sessanta si laurea, a Palermo, con Cesare Brandi, diventando suo collaboratore ed erede scientifico. Dal grande storico dell’arte senese Basile eredita l’amore per la teoria del restauro e un’indiscussa acribia per quanto concerne l’analisi storico-filologica dei manufatti artistici: ed è questo un lascito scientifico su cui lo stesso studioso siciliano (era nato a Castelvetrano nel 1942) si sofferma a riflettere in una monografia pubblicata nel 2008, Teoria e pratica del restauro in Cesare Brandi (edizioni Il Prato). Nel 1976, dopo aver frequentato la Scuola di perfezionamento in Storia dell’Arte, diretta da Giulio Carlo Argan, Basile entra all’Istituto centrale del restauro di Roma di cui dirigerà, dal 1987 al 2006, il Servizio per gli interventi sui Beni artistici e storici. Nel 1995 diventa, inoltre, membro della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa e della Pontificia Commissione per l’Archeologia sacra.

La sua esperienza ai vertici delle Istituzioni dello Stato e la sua attività didattica svolta presso l’Università di Roma “La Sapienza”, dove insegnava Teoria e storia del restauro, gli permetteranno di formare diverse generazioni di restauratori e di storici dell’arte e di coordinare quasi tutti i principali progetti di restauro realizzati in Italia negli ultimi decenni: basterebbe ricordare, fra gli innumerevoli interventi effettuati, il complesso restauro degli affreschi giotteschi della Basilica di San Francesco d’Assisi, distrutti dal terremoto del 1997, o quello della Cappella degli Scrovegni a Padova, e poi, ancora, il difficile salvataggio del Cenacolo di Leonardo da Vinci a Milano o il restauro degli affreschi della Camera dei Giganti a Palazzo Te, a Mantova. A Palermo, ancora, cura il restauro del Castello della Zisa e dei mosaici della Cappella Palatina.

Nel luglio 2009, accettando di entrare nel comitato scientifico delle nostre due riviste, «Schede Medievali» e «Mediaeval Sophia», Basile decide di formalizzare una collaborazione scientifica con l’Officina di Studi Medievali che ci ha lungamente onorato. A lui va tutta la nostra riconoscenza e il più sincero e affettuoso ricordo.

 


Editorial

 

Dear Readers,

As usual, this volume gathers a remarkable number of articles.

In the first part of the section Studia, you will find new articles focused on the Late Antiquity and the Middle Ages, tackled according to our tradition of multidisciplinarity and interdisciplinarity. This section includes the Hebraic world (with an article by Rosa Laura Guzzetta, L’etica: cuore dell’identità e della filosofia ebraica), the Latin Monasticism (Fabio Cusimano, Le radici del monachesimo di tradizione latina occidentale: il caso di Benedetto di Aniane e del Codex Regularum; Antonio Mursia, Considerazioni sull’istituzione e sulle funzioni dei monasteri benedettini del versante meridionale dell’Etna). This  first section contains also a study by Armando Bisanti, on Father Zosima (4th - 5thcenturies) in the legend of Maria Egiziaca, who had great success in the oriental and occidental hagiographical tradition from the 6th - 7th centuries until the High and Late Middle Ages (La figura di Zosima, padre “autorevole”, nella leggenda di Maria Egiziaca). Eventually, the volume includes a study on hermetism, gnosticism and alchemy with an article by Ezio Albrile, Un cosmo instabile. Gnosticismo, ermetismo e alchimia nella chiesa di San Giorgio a Valperga Canavese). You will find then two studies regarding the presence of Ramon Lull at the Council of Vienna to fight both the unfaithful and the averroists: Coralba Colomba, Ramon Lull at the Council of Vienne (1311-1312): the Last Anti-Averroistic Fight for the Demonstrability of the Faith e Carla Compagno, Missionary Intent in Ramon Llull’s Proposals at the Council of Vienne. This section is completed by an article by Giuseppe Muscolino providing a study on the oriental influences Porfirio's text Filosofia rivelata dagli oracoli (The Eastern Contaminations on the Porphyrian Thought in the Philosophy from Oracles: Magic, Demonology, Theurgy) and an article by Mirko Vagnoni on the supposed divine nature of Federico II di Svevia (Divus Fridericus? Alcune annotazioni sul carattere divino e messianico di Federico II di Svevia).
From 6th to 8th July 2011, the international symposium Un ponte tra le religioni: fede e libertà nell’Ebraismo, nel Cristianesimo e nell’Islam, organised by the Officina di Studi Medievali in collaboration with the  Fondazione Roma Mediterraneo, was held in Palermo as part of the 6th Sole Luna Festival. The symposium was focused on a key current challenge: the intercultural dialogue and the diversity as a source of improvement. We publish here some of the studies presented during the symposium and that are interesting not only for their high scientific level  but also because they refer to a shared Leitmotiv: living together combining faith and personal liberty. We publish presentations by: Marlène Albert-Llorca, Les évocations de l’Islam dans les fêtes espagnoles de «Moros y Cristianos», entre intolérance et incompréhension; David Brown, Interfaith Dialogue through Architecture; Rosanna Gambino, Libertà di Dio e libertà dell’uomo nel Cristianesimo orientale; Mons. Domenico Mogavero, Liberi di credere. Credere per essere liberi; Luciana Pepi, Fede e libertà nella tradizione ebraica; Paolo Trianni, L’identità religiosa: tra paradosso, dialogo ed esclusività; Ida Zilio-Grandi, Fede e libertà nel Corano.
In the section entitled Postilla, you will find articles by Alessandro Musco, Alessandra Mangano, Aldo Sparti, Giorgia Casesi  on the Archivio Storico Documentale dell’Officina di Studi Medievali and the archive“Francesco Giunta”, publicly presented on 21st Decembre 2012. The Archive contains, together with all documents collected and archived during the 30 years of existence of the Officina, the personal archive and library (more than 4000 books) donated by the successors of Francesco Giunta, who has been for decades an eminent professor of Medieval History at the Faculty of Philosophy and Literature – University  of Palermo and member of the Scientific/Advisory Board of the Officina since 1980.
In Postilla you will also find a text by Daniela Patti: facies rupestre nella Sicilia centrale: aspetti metodologici e prospettive di ricerca, which are singular elements in the Mediterranean landscape and long lasting phenomenon in different cultures. The section gathers then news and reports regarding editorial initiatives and symposium of interest in the historic, artistic and cultural fields. 
Eventually, we can mention that in the first part of the section Lecturae we publish some reports presenting famous Italian and foreign editing collections. Most of these articles and reviews were written by the young students of the Master in Library and Archive Sciences organised by the Officina in collaboration with the University of Palermo, and coordinated by Alessandro Musco.  As part of the training process, the students are expected to draft book reviews and reports on essays and studies, as took place in this volume. That is why some of the volumes presented in this section do not correspond to the usual chronological framework of the magazine; however, these essays are of great interest and were sent by the authors and/or publishing houses precisely to provide with training opportunities.

The editorial staff

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